Sentiero dei faggi.

Il sentiero è stato realizzato con i ragazzi della scuola elementare di Oriolo Romano

Difficoltà E.

Lugnhezza km 7,900

Dislivello 212 mt.

Tempo di percorrenza h.2.30

Itinerario segnato: n.260 / 260a  / Tabelle rosso–bianco–rosso / segni e paletti bianco-rossi. (fare attenzione perchè in molti punti sono sparite le indicazioni)

Aggiornamento dicembre 2017

 

Magnifico itinerario che entra nel Parco dei laghi di Bracciano e Martignano passando all’interno di una faggeta rimasta integra ma che comincia a subire l’attacco massiccio dell’ “UOMO”,  attraverso il taglio proibito dei suoi alberi, senza che nessuno al momento intervenga a porre fine a questo scempio.

Cerri, Faggi, Agrifogli e Pungitopo da far credere di essere in montagna

Il sentiero inizia nel paese vicino alla farmacia in via della Fontana Vecchia (n.260 direzione Trevignano). Il primo tratto è in discesa fino al piazzale con la Fontana Vecchia e l'incrocio con il sentiero 260b . Andiamo lungo il sentiero che si dirige sotto il ponte della ferrovia (260), subito dopo verso sx raggiungiamo la strada asfaltata che giunge dal paese. Andiamo a dx attraversando il ponte quindi ancora a dx per salire verso il bosco “la cerrattina”. Quando siamo all’inizio del bosco sulla sx un passaggio con scalette di legno, ci addentra nel paese degli ELFI. Il percorso costeggia la strada ad una distanza di 20 – 50 mt. Arrivati nei pressi di una catena incrociamo una strada che seguiremo verso sx (sentiero 260a). Dopo circa 300 mt poco prima di un incrocio, troviamo sulla dx  (leggermente in basso) due strade. Prendiamo quella a sx che sale immersa nella stupenda faggeta, ci manteniamo sul sentiero che cammina   in "cresta" fino ad arrivare  quasi al culmine, dove il sentiero devia netto a sx per scendere poi ad incrociare una stradina che seguiremo a dx in salita per circa due cento metri. A questo punto si comincia a deviare verso sx, e dopo aver attraversato un tratto di alti fusti ci si inoltra in un tratto di vegetazione fitta che è presente lungo tutto un breve tratto di sella. L’ultimo tratto di salita passa vicino ad un magnifico esemplare (non unico) di agrifoglio, poi arrivati su un sentiero evidente il percorso prosegue verso dx. T Saliremo ora fino alla cima  di Monte Raschio 542 mt. segnalata da un "omino" di pietre (vicino abbiamo una torretta che raccoglie dati ambientali). Scendendo vediamo cambiare di netto il paesaggio. Troviamo uno spiazzo con una casetta che separa i faggi da una pericolosissima pineta (rimboschimento scellerato fatto dall’uomo). Scendendo dopo 4 curve (tralicci di alta tensione) si può ammirare un bellissimo panorama,  in cui si vede benissimo il mare nelle giornate limpide. Si continua a scendere  fino a superare l’ultima curva, poi si gira di netto per un viale a sx al termine del quale si arriva alla cava di Bruciore (terra rossa). Poco prima sulla dx vediamo oltre la recinzione la strada sterrata con un altro panorama del paese di Oriolo. Da questo punto andiamo a sx mantenendoci nel lato della pineta fino ad arrivare alla sua fine. Qui abbandoniamo il sentiero, attraversiamo la recinzione e proseguiamo sulla strada, fino a superare una catena e quindi raggiungere l’incrocio. Andiamo a dx in discesa fino ad uscire dal bosco, quindi a sx per una strada che lo costeggia ed infine torniamo al ponte in cemento che abbiamo attraversato all’andata. Qui possiamo tornare per la strada già fatta (sent.260) o risalire (consigliamo) direttamente in paese per attraversare una delle vie più belle di Oriolo per il suo caratteristico suolo di sampietrini. A 3/4 della via giriamo a sinistra arrivando dopo 50 metri (edificio frontale) al vechhio lavatore comunale con due splendidi vasconi (da vedere). Andiamo a dx, per poi costeggiare la chiesa a sx, quindi ancora a sx per il parcheggio fino ad incrociare la strada a 5 mt dal punto di partenza.

  TORNA