Il taglio della faggeta
Siamo venuti a conoscenza che l'Amministrazione dell'Università Agraria di Oriolo Romano ha deciso di far fare un taglio della faggeta e più precisamente nella zona di sua proprietà. Il taglio interesserà anche il cerro. Il taglio è di tipo selettivo, a scelta. Questa decisione è nata dopo che esperti del campo hanno visitato lo stato del bosco e dedotto che la salute dello stesso sia un poco critica. Effettivamente la situazione vede la caduta anche di grossi tronchi all'interno del bosco o di rami che cadono all'improvviso, l'agronomo dell'U.A. dice che il ricaccio e gli alberi che sono sotto, non hanno le condizioni ideali per crescere, quindi se non s'interviene, il bosco della faggeta (depressa per la sua presenza unica ad un'altezza di 450 mt.) potrebbe collassare su se stesso. Altre motivazioni che per cui molti, anche politici non sono contro al taglio, sono quelle di asserire che anche in tempi non lontani, i nostri padri, i nostri nonni, hanno tagliato il legname nel bosco e nonostante tutto, ci hanno consegnato questo sito dove adesso la Comunita Europea ci ha posto un vincolo sopra. Inoltre tagliando adesso gli alberi malati, quelli secchi, permette a quelli sotto di crescere più forti e contribuirebbe ad eliminare il taglio selvaggio e di frodo a cui si assiste normalmente. Nel frattempo l'U.A. ha provveduto regolarmente a chiedere ed ottenere tutti i permessi necessari, quali quelli del Parco di Bracciano-Martignano e della Regione (sono quelli di cui siamo a conoscenza).

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